La prevenzione delle cadute dall’alto: nuova normativa sugli ancoraggi

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La prevenzione delle cadute dall’alto: nuova normativa sugli ancoraggi

cadute dall alto

Il D. Lgs 81/08 riserva, all’interno del Titolo IV, un intero Capo (il secondo) per illustrare le norme relative alla prevenzione degli infortuni sui lavori in quota.

L’art. 107 definisce i lavori in quota come quelle attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta da un’altezza superiore a due metri rispetto ad un piano stabile.

La normativa prevede dettagliate indicazioni alle quali devono attenersi tutti i lavoratori e sui quali è cruciale ed indispensabile il controllo costante, ai fini prevenzionali, del datore di lavoro. Egli è il soggetto primo responsabile di ogni accadimento ed a lui il D. Lgs. 81/08 dedica un lungo articolo, il 111 (Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota).

Negli ultimi mesi sono state emanate nuove norme di rilevante interesse per la prevenzione del rischio da caduta dall’alto, in particolare per quanto riguarda i dispositivi di ancoraggio e la valutazione dello specifico rischio di caduta. Ci riferiamo all’entrata in vigore delle norme UNI 11560:2014, UNI 11578:2015 e UNI 11158:2015 ed alla recente armonizzazione in sede comunitaria della Uni EN 795:2012 (per la sola parte riferita ai dispositivi dei tipi B ed E).

La loro pubblicazione va a completare il quadro di settore così come la circolare del ministero del Lavoro e Politiche sociali n.3 del 2015 fornisce chiarimenti e linee di indirizzo, per quanto riguarda i dispositivi di ancoraggio, in relazione alla legislazione applicabile (D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii, DLgs 475/92 e ss.mm.ii. e regolamento UE n. 305/2011).

Il contenuto delle norme citate non esime dalla necessità di porre a confronto le indicazioni date con le reali condizioni e l’esigenza di protezione in ogni specifico ambiente di lavoro, riportando in primo piano un’attenta valutazione dei rischi (vedi ad esempio la scelta sull’opportunità di adottare sistemi di protezione collettiva o individuale, la gestione del recupero dell’operatore sospeso, ecc.).

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